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martedì 25 giugno 2013

Il Cimitero della Recoleta è il più famoso cimitero storico argentino.

La_Recoleta_Cemetery_entranceIl Cimitero della Recoleta è il più famoso cimitero storico argentino e prende il nome dal quartiere di Buenos Aires nel quale si estende.

La Recoleta è uno dei quartieri più caratteristici della città e i giardini che circondano il cimitero costituiscono una popolare area di svago per i cittadini di Buenos Aires.

Al principio del XVIII secolo, i frati missionari dell'ordine degli Agostiniani recolletti scalzi arrivarono nella zona, allora nei dintorni di Buenos Aires, costruendo sul luogo un convento e una chiesa. La chiesa, Nostra Signora del Pilar, terminata nel 1732, esiste ancora ed è stata dichiarata monumento nazionale. Gli abitanti del luogo presero l'abitudine di chiamare la chiesa «la Recoleta», dal nome dei frati che la gestivano (Recoletos escalzos in spagnolo).

Il nome si estese poi al quartiere e infine al cimitero. L'ordine fu disciolto nel 1822 e il terreno del convento passò allo stato che decise di creare il primo cimitero pubblico della città di Buenos Aires. I responsabili della nascita del cimitero della Recoleta furono l'allora governatore Martín Rodriguez (i cui resti riposano nel cimitero) e il suo ministro Bernardino Rivadavia.
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Durante gli anni settanta del XIX secolo, in conseguenza dell'epidemia di febbre gialla che colpì Buenos Aires, numerosi abitanti dell'aristocrazia cittadina abbandonarono i quartieri di San Telmo e Monserrat, trasferendosi nella parte nord della città, considerata più salubre. Recoleta divenne un quartiere ricco e il cimitero si convertì nell'estrema dimora di tutte le famiglie più prestigiose della capitale.
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Al cimitero si accede tramite una grande porta sostenuta da alte colonne doriche, costruita nel 1881 durante il rinnovamento del cimitero ordinato dall'allora sindaco Torcuato de Alvear. All'interno si trovano oltre 4800 tombe distribuite su 54.843 m². Il cimitero ospita vari mausolei decorati da marmi e statue, costruiti nei più vari stili architettonici. È suddiviso in isolati, ordinatamente separati da viali alberati attraversati da strade più piccole, sulle quali si affacciano mausolei e tombe.
 
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Al centro esiste un'ampia rotonda dalla quale si dipartono i viali principali con una scultura di Cristo realizzata nel 1914 dallo scultore Pedro Zonza Briano. Ogni mausoleo di solito ha il cognome della famiglia scolpito sulla facciata e reca placche di bronzo più piccole che recano i nomi propri dei membri della famiglia seppellite all'interno. Il grande scrittore argentino Jorge Luis Borges fantasticò in una sua poesia di essere seppellito nel cimitero della Recoleta, ma fu invece seppellito a Ginevra, in Svizzera.
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Il Palacio Barolo quando fu costruito nell’anno 1923 era l'edificio più alto della città e del Sud America.

palacio baroloIl Palacio Barolo (chiamato anche Pasaje Barolo o Galería Barolo) è un edificio per uffici situato sulla Avenida de Mayo nel quartiere Monserrat a Buenos Aires in Argentina.
Quando fu costruito era l'edificio più alto della città e del Sud America.

Questo edificio ha un fratello gemello in uno stile eclettico, ma di maggiore altezza, costruito dallo stesso Mario Palanti a Montevideo, Palacio Salvo.

L'architetto italiano Mario Palanti costruì questo palazzo su richiesta dell’ imprenditore tessile Luigi Barolo, progettando anche le voci di dettaglio, come maniglie delle porte, lampade e gabbie ascensore, in un unico caso di vero concetto integrato.

Tra il 7 luglio 1923, data di inaugurazione e il gennaio 1935 è stato l'edificio più alto della città.
 
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Il Teatro Colón di Buenos Aires è uno dei teatri più grandi del mondo.

teatro colonIl Teatro Colón di Buenos Aires è uno dei teatri più grandi del mondo e una delle attrazioni più richieste dal visitatore.

La struttura magnifica e l'impegno costante nella cura e nelle rappresentazioni ne fanno un monumento dell'arte teatrale e lirica.
Acusticamente considerato uno dei primi cinque teatri al mondo per la rappresentazione di opere liriche.

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Il teatro si trova vicino alla famosissima Avenida 9 de Julio, uno dei viali più ampi del mondo.
L'edificio occupa 8.200 metri quadrati e la superficie totale di 58.000 m² sulla proprietà delimitata dalle vie Tucumán, Libertà, il passaggio Arturo Toscanini ed il Cerrito (Avenida Nueve de Julio).

L'originario Teatro Colón sorgeva in prossimità della Plaza de Mayo. Costruito su progetto dell'ing. Carlos E. Pellegrini, aveva una capienza di 2.500 spettatori. Inaugurato il 27 aprile 1857 con La traviata, il teatro fu chiuso già nel 1888 e attualmente è sede della Banca centrale argentina.
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In seguito alla chiusura del vecchio Teatro Colón, il 20 ottobre 1888 venne promulgata la legge n. 2381 volta ad avviare le procedure per la costruzione di un nuovo teatro che, nell'intento delle autorità, doveva essere inaugurato nel 1892.

I lavori di costruzione dell'attuale Teatro Colón iniziarono nel 1889 sotto la guida dell'architetto italiano Francesco Tamburini e del suo allievo Vittorio Meano con il finanziamento di Angelo Ferrari, ma si arenarono a causa di problemi politici legati soprattutto all'ubicazione del nuovo edificio. Nel frattempo entrambi gli architetti furono assassinati e i lavori furono completati sotto la supervisione di Julio Dormal.

L'inaugurazione ebbe luogo il 25 maggio 1908 con Aida per la Gran Compañía Lírica Italiana di Luigi Mancinelli e il Amleto con Titta Ruffo.
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Con una capienza di 2487 spettatori a sedere (che arriva a 4000 calcolando i posti in piedi), suddivisi in sette livelli, la sala all'italiana ha 32 metri di diametro, 75 di profondità e 28 di altezza in un ambiente eclettico, che combina lo stile italiano e il Barocco francese.
 
Nel corso dei suoi oltre cento anni di storia, l'edificio del Teatro venne sempre più deteriorato dal tempo e dagli agenti atmosferici, anche a causa della scarsa manutenzione e dai pochi investimenti.
Il 25 maggio 2008 il Teatro Colón ha compiuto cento anni, la performance dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Stato di Berlino diretta da Daniel Barenboim, prevista per le celebrazioni del centenario, è avvenuta presso lo stadio della città, poiché il teatro non era pronto a causa dei lavori di restauro.
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Il 24 maggio 2010 alle ore 20.20 è stata celebrata l'inaugurazione post restauro con un grande spettacolo di animazione 3D, alla quale hanno partecipato migliaia di persone. Con questo spettacolo inaugurale il Teatro viene restituito alla popolazione e al mondo intero.

L'elenco di illustri direttori d'orchestra, solisti e orchestre sinfoniche, che sono stati presentati includono Arturo Toscanini, Erich Kleiber, Arthur Rubinstein, Victor de Sabata, Wilhelm Furtwängler, Richard Strauss, Camille Saint-Saens, Igor Stravinskij, Pietro Mascagni, Paul Hindemith, Ildebrando Pizzetti, Arthur Honegger, Ottorino Respighi, Manuel de Falla, Henri Rabaud, Krzysztof Penderecki, Aaron Copland, Gian Carlo Menotti Thomas Beecham, Tullio Serafin, Fritz Busch, Otto Klemperer, Karl Böhm, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Bernard Haitink, Lorin Maazel, David Oistrakh, Enrico Caruso, Feodor Chaliapin, Aureliano Pertile, Claudia Muzio, Rosa Raisa, Rosina Storchio, Marcel Journet, Bidu Sayao, Titta Ruffo, Kirsten Flagstad, Tito Schipa, Lily Pons, Miguel Fleta, Giacomo Lauri-Volpi, Salvatore Baccaloni, Victoria de los Ángeles, Zinka Milanov, Beniamino Gigli, Renata Tebaldi, Ebe Stignani, Nicola Rossi-Lemeni, Leonard Warren, Maria Callas Boris Christoff, Placido Domingo, Renata Scotto, Mario Del Monaco, Birgit Nilsson, Richard Tucker, Teresa Berganza, Alfredo Kraus, Montserrat Caballé, Fiorenza Cossotto, Luciano Pavarotti, Leontyne Price, Mirella Freni, Carlo Bergonzi, Piero Cappuccilli, Leyla Gencer, Joan Sutherland, Anna Moffo, Renato Bruson, Beverly Sills, Jessye Norman, Renée Fleming, Jose Carreras, Pablo Casals, Karl Richter, Claudio Arrau, Yehudi Menuhin, Claudio Abbado, Yo-Yo Ma, Gidon Kremer, Evgeny Kissin, Anna Pavlova, Tamara Karsavina, Alicia Alonso, Rudolf Nuriev, Margot Fonteyn, Mikhail Baryshnikov, Carla Fracci, Maya Plisetskaya e artisti argentini di rilevanza internazionale come Ettore Panizza, Juan José Castro, Carlos Guastavino, Alberto Ginastera, Martha Argerich, Daniel Barenboim, Astor Piazzolla, José Cura, Marcelo Álvarez, Bernarda Fink, Julio Bocca, Osvaldo Pugliese e Mercedes Sosa.
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