Uno degli inconvenienti del festeggiare il Natale con la bella stagione è la mancanza di abeti…che non resisterebbero comunque a quelle temperature addobbato per 15 giorni con tanto di lucine.
Ci si organizza quindi addobbando a festa piccole palme (vere) e (ahimè) alberelli di plastica…ma del resto, come si dice, l’importante è il pensiero, no?
In cima a questi alberelli di solito si mette un bel babbo natale sorridente! Le case sono decorate con ghirlande rosse e bianche e sulle porte sono appese le scarpe di Babbo Natale.
Il Presepe, invece, è preparato nel modo tradizionale benché ovviamente il muschio e le erbette siano sintetiche.
Il Natale era riuscito a conservare in Argentina, fino a pochi anni fa, quello che in molte altre parti del Mondo aveva perso…la sua essenza, il suo spirito.. non c’era la corsa frenetica alla ricerca dei regali…anche perché i regali si scambiavano solo per l’Epifania: i Re Magi, che facevano le veci di Babbo Natale, portavano doni ai bambini che la sera prima sistemavano le scarpe fuori dalla porta accanto ad un catino d’acqua e qualche filo di biada per rifocillare i cammelli.