A 1.310 Km da Buenos Aires è situata la provincia di Tucumán. Si arriva mediante voli nazionali nella sua capitale, San Miguel de Tucumán, luogo storico dove si dichiarò l’Indipendenza Argentina, o tramite autostrada attraverso la RN9.
Nota come il Giardino della Repubblica per la sua esuberante bellezza naturale, Tucumán è la porta d’ingresso al nord argentino ed è anche la provincia più piccola del paese. Avendo un incanto naturale, offre pianure e montagne, climi secchi e umidi, foreste fitte e terre aride, moderne città, tranquilli villaggi e rovine indigene, alte cime, bacini, fiumi e valli.
È una delle province con maggior quantità di proposte per i suoi visitatori, e soddisfa le aspettative dei più esigenti e avventurieri. Introdursi nelle attività dell’habitat rurale significa un incontro con la laboriosa natura di questa provincia. Centro industriale, commerciale e culturale tra i più importanti dell’Argentina.
Con l’arrivo della ferrovia nel 1876 la città mutò il suo aspetto iniziando a d industrializzare la coltivazione della canna da zuccheo ed a a sviluppare l’industria tessile. Oggi la vita culturale è tra le più vive tra le capitali Argentine e la sua università tra le più antiche. Visitandola si può iniziare dalla Plaza Mayor oggi chiamata Plaza Indipendencia.
Anticamente era spoglia, usata per il mercato, le processioni e le esecuzioni.
I Cascos de Estancias o le campagne che offrono servizi, permettono di scoprire la convivenza tra compaesani e degustare la loro gastronomia. Il turismo archeologico è molto sviluppato, giacché i Valles Calchaquíes furono lo scenario prediletto dei popoli primitivi ed etnie che abitarono queste terre (una delle principali reliquie di quei tempi sono le Ruinas de Quilmes).
Tucumán è nota non soltanto per i suoi splendidi paesaggi come Tafí del Valle o Amaicha del Valle, ma anche per la sua ricca storia. Per trovare le sue radici dobbiamo rifarci alla tradizione dei popoli antichi, agli atti d’indipendenza dei creoli, ai personaggi che forgiarono l’industria zuccheriera, agli intellettuali che trasformarono la provincia nel centro del movimento culturale del nord argentino.
Testimonianza della sua prosperità sono le case Patrizie ancora presenti sulla piazza come Casa Nanques. Casa Sortheix. Casa Frias Helquera. Oltre a queste Casa Padilla e la Federacion Economica che sono il stile coloniale con il “Patio” che merita essere visto.
Altro edificio importante della piazza è la Catedral edificata in stile neoclassico con all’interno tre navate e numerosi affreschi.
Proseguendo si può vedere Casa Historica de la Indipendencia, dedicata alla proclamazione dell’indipendenza delle Provincie Unite del Rio e de la Plata alla fine del 700.
Parque 9 de Julio con i suoi 200 ettari di giardini, impianti sportivi, campeggi, laghetti e percorsi.
Nota come il Giardino della Repubblica per la sua esuberante bellezza naturale, Tucumán è la porta d’ingresso al nord argentino ed è anche la provincia più piccola del paese. Avendo un incanto naturale, offre pianure e montagne, climi secchi e umidi, foreste fitte e terre aride, moderne città, tranquilli villaggi e rovine indigene, alte cime, bacini, fiumi e valli.
È una delle province con maggior quantità di proposte per i suoi visitatori, e soddisfa le aspettative dei più esigenti e avventurieri. Introdursi nelle attività dell’habitat rurale significa un incontro con la laboriosa natura di questa provincia. Centro industriale, commerciale e culturale tra i più importanti dell’Argentina.
Anticamente era spoglia, usata per il mercato, le processioni e le esecuzioni.
I Cascos de Estancias o le campagne che offrono servizi, permettono di scoprire la convivenza tra compaesani e degustare la loro gastronomia. Il turismo archeologico è molto sviluppato, giacché i Valles Calchaquíes furono lo scenario prediletto dei popoli primitivi ed etnie che abitarono queste terre (una delle principali reliquie di quei tempi sono le Ruinas de Quilmes).
Tucumán è nota non soltanto per i suoi splendidi paesaggi come Tafí del Valle o Amaicha del Valle, ma anche per la sua ricca storia. Per trovare le sue radici dobbiamo rifarci alla tradizione dei popoli antichi, agli atti d’indipendenza dei creoli, ai personaggi che forgiarono l’industria zuccheriera, agli intellettuali che trasformarono la provincia nel centro del movimento culturale del nord argentino.
Testimonianza della sua prosperità sono le case Patrizie ancora presenti sulla piazza come Casa Nanques. Casa Sortheix. Casa Frias Helquera. Oltre a queste Casa Padilla e la Federacion Economica che sono il stile coloniale con il “Patio” che merita essere visto.
Proseguendo si può vedere Casa Historica de la Indipendencia, dedicata alla proclamazione dell’indipendenza delle Provincie Unite del Rio e de la Plata alla fine del 700.
Parque 9 de Julio con i suoi 200 ettari di giardini, impianti sportivi, campeggi, laghetti e percorsi.
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