Torniamo a parlare di burocrazia…è una parola che spaventa molti ma occorre conviverci, come con una suocera bisbetica. In alcuni post precedenti si è discusso del tema delle residenza. Tuttavia, mi sembra importante fare chiarezza su un altro importante elemento burocratico, la documentazione del lavoratore.
Per lavorare come lavoratore dipendente lo stato argentino richiede che la persona possieda il CUIL(Código Único de Identificación Laboral). Il Cuil è un numero identificativo personale che potremmo definire come una cosa a metà tra il Codice Fiscale e il libretto di lavoro! Il CUIL viene fornito a tutti i cittadini (stranieri e non) secondo differenti modalità. Per ottenere il Cuil, gli stranieri con residenza non permanente nel paese (la permanente è ottenibile solo dopo 4 anni di residenza legale e documentata) devono presentare i seguenti documenti:
* Certificato della Dirección Nacional de Población y Migraciones(anche detta residencia temporaria),
* Passaporto (non basta il timbro di visto turistico ma deve necessariamente essere accompagnato dal certificato sopracitato),
*[In alternativa presentando il Permesso dI Ingresso al Paese inviato direttamente dal Consolato in virtù di Convegni Internazionali(casi particolari d'interesse nazionale)]
Come si capisce il CUIL è ottenibile solamente se siete in possesso di un certificato di radicazione temporaria e/o permanente. Vi rimando per i requisiti necessari per ottenere questo certificato al sito di Migraciones. Alcune imprese, consce della farraginosità della burocrazia argentina, arrivano assumere personale in nero, ma questa è una soluzione che sconsiglio a coloro che intendono radicarsi dato che non avere copertura sociale in argentina non è la scelta ideale.
Le imprese che intendono assumere regolarmente por suerte sono la grande maggioranza ed in costante aumento,quindi vi consiglio di esaminare con attenzione la documentazione necessaria per radicarsi poiché da questa dipende la vostra assunzione. La documentazione valida per l’ottenimento del CUIL viene presentata, di persona o tramite delega certificata, presso Administración Nacional de la Seguridad Social (ANSES) e/o le sue delegazioni (UDAI-Anses).
Va detto che molte imprese italiane e/o internazionali che assumono personale direttamente dall’Italia, organizzano tutta la documentazione necessaria per ottenere il certificato di residenza temporaria e successivamente il CUIL,facilitando notevolmente la vita dell’emigrante. Naturalmente, questo non succede per coloro che trovano lavoro direttamente sul posto(almeno per profili base, ma si per quelli dirigenziali) dato che tutta la procedura comporta costi per l’impresa (vidimazioni notarili,ottenimento certificazione etc.).
Naturalmente,esiste l’opzione di lavoratore non-dipendente che non viene assunto dall’impresa ma lavora in condizione di collaborazione indipendente (tipico il caso degli insegnanti di lingua o consulenti) che sottostanno ad un regime fiscale impresariale semplificato(Monotributo). In questo caso, lo stato richiede al lavoratore di essere in possesso del CUIT (Código Único de Identificación Tributaria) che è un pò come la nostra Partita Iva. Le pratiche per ottenere il CUIT vanno presentate a l’ Administración Federal de Ingresos Públicos (AFIP), presso l’ufficio corrispondente al domicilio fiscale del richiedente. Per tutte le informazioni relative al CUIT vi rimando al sito dell”AFIP, che offre una sezione in italiano molto chiara e dettagliata.
Come si vede i documenti sono molti e spesso è meglio rivolgersi a dei gestores, ovvero gestori delle pratiche burocratiche che vi possono aiutare a districarvi in questo complicato labirinto.Ma NON DISPERATE perché a tutto c’è una soluzione e per quanto complicato possa sembrare c’è sempre una maniera per sbrogliare la matassa…più che burocrazia bizantina, burocrazia argentina!!!
Per lavorare come lavoratore dipendente lo stato argentino richiede che la persona possieda il CUIL(Código Único de Identificación Laboral). Il Cuil è un numero identificativo personale che potremmo definire come una cosa a metà tra il Codice Fiscale e il libretto di lavoro! Il CUIL viene fornito a tutti i cittadini (stranieri e non) secondo differenti modalità. Per ottenere il Cuil, gli stranieri con residenza non permanente nel paese (la permanente è ottenibile solo dopo 4 anni di residenza legale e documentata) devono presentare i seguenti documenti:
* Certificato della Dirección Nacional de Población y Migraciones(anche detta residencia temporaria),
* Passaporto (non basta il timbro di visto turistico ma deve necessariamente essere accompagnato dal certificato sopracitato),
*[In alternativa presentando il Permesso dI Ingresso al Paese inviato direttamente dal Consolato in virtù di Convegni Internazionali(casi particolari d'interesse nazionale)]
Come si capisce il CUIL è ottenibile solamente se siete in possesso di un certificato di radicazione temporaria e/o permanente. Vi rimando per i requisiti necessari per ottenere questo certificato al sito di Migraciones. Alcune imprese, consce della farraginosità della burocrazia argentina, arrivano assumere personale in nero, ma questa è una soluzione che sconsiglio a coloro che intendono radicarsi dato che non avere copertura sociale in argentina non è la scelta ideale.
Le imprese che intendono assumere regolarmente por suerte sono la grande maggioranza ed in costante aumento,quindi vi consiglio di esaminare con attenzione la documentazione necessaria per radicarsi poiché da questa dipende la vostra assunzione. La documentazione valida per l’ottenimento del CUIL viene presentata, di persona o tramite delega certificata, presso Administración Nacional de la Seguridad Social (ANSES) e/o le sue delegazioni (UDAI-Anses).
Va detto che molte imprese italiane e/o internazionali che assumono personale direttamente dall’Italia, organizzano tutta la documentazione necessaria per ottenere il certificato di residenza temporaria e successivamente il CUIL,facilitando notevolmente la vita dell’emigrante. Naturalmente, questo non succede per coloro che trovano lavoro direttamente sul posto(almeno per profili base, ma si per quelli dirigenziali) dato che tutta la procedura comporta costi per l’impresa (vidimazioni notarili,ottenimento certificazione etc.).
Naturalmente,esiste l’opzione di lavoratore non-dipendente che non viene assunto dall’impresa ma lavora in condizione di collaborazione indipendente (tipico il caso degli insegnanti di lingua o consulenti) che sottostanno ad un regime fiscale impresariale semplificato(Monotributo). In questo caso, lo stato richiede al lavoratore di essere in possesso del CUIT (Código Único de Identificación Tributaria) che è un pò come la nostra Partita Iva. Le pratiche per ottenere il CUIT vanno presentate a l’ Administración Federal de Ingresos Públicos (AFIP), presso l’ufficio corrispondente al domicilio fiscale del richiedente. Per tutte le informazioni relative al CUIT vi rimando al sito dell”AFIP, che offre una sezione in italiano molto chiara e dettagliata.
Come si vede i documenti sono molti e spesso è meglio rivolgersi a dei gestores, ovvero gestori delle pratiche burocratiche che vi possono aiutare a districarvi in questo complicato labirinto.Ma NON DISPERATE perché a tutto c’è una soluzione e per quanto complicato possa sembrare c’è sempre una maniera per sbrogliare la matassa…più che burocrazia bizantina, burocrazia argentina!!!
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