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Le empanadas sono un piatto tipico della cucina argentina.
Sono dei fagottini di pasta che possono essere farciti con ripieni sia dolci che salati.
Nella nostra versione abbiamo utilizzato carne di vitello macinata, pomodori, cipolle e patate. Per una variante ancora più ricca potete sostituire il macinato con della salsiccia o mescolare la carne di vitello a quella di maiale.
La parola empanar in castigliano significa letteralmente racchiudere in una pasta di pane e tradizionalmente la cottura di questo piatto veniva fatta al forno.
Sono altrettanto comuni versioni piccanti che aggiungono peperoncino verde jalapeño, paprika o pepe.
Le empanadas sono un piatto tipico della cucina argentina.
La ricetta.
Questi fagottini possono essere cotti in abbondante olio di semi o al forno per rendere relativamente più dietetica la preparazione.
Ingredienti.
per 4 persone
Farina di mais 250 g
Vitello (tritato) 250 g
Patate piccole 2
Cipolle grande 1
Pomodori 2
Acqua 250 ml
Olio di semi: anto basta
Uova: Quanto basta
Sbucciate la cipolla, tagliatela in due parti e poi in pezzi molto piccoli.
Lavate il pomodoro e ricavatene una dadolata.
In una casseruola fate soffriggere la cipolla con poco olio, una volta dorata aggiungete il pomodoro e lasciate cuocere per qualche minuto.
Aggiungete la carne tritata e mescolate per 10 minuti o fino a farla rosolare.
Lavate le patate, sbucciatele e tagliatele a cubetti molto piccoli, rosolatele in una padella antiaderente con poco olio.
Unite le patate alla carne e lasciate raffreddare.
Cottura.
In una ciotola capiente mescolate la farina e l'acqua fino a ottenere un impasto omogeneo.
Stendete l'impasto fino a formare una sfoglia di 3 - 5 mm ricavatene dei dischi di 8 cm di diametro.
Riempiteli con la carne e chiudeteli piegando i bordi delle empanadas su se stessi.
Preriscaldate forno a 180 °C, disponete i fagottini su una placca rivestiva con carta da forno.
Sbattete velocemente le uova in una terrina e spennellate la superficie delle empanadas uniformemente. Lasciate cucinare per 15 minuti o fino a doratura.
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San Telmo è un barrio di Buenos Aires, capitale dell'Argentina.
È il quartiere più storico della città e quello che meglio ha conservato l'antico aspetto coloniale.
San Telmo confina a nord, lungo Chile, con Monserrat, ad est, lungo Avenida Ing. Huergo con Puerto Madero, a sud, lungo Brasil, Avenida Paseo Colón, Avenida Martín García, con La Boca, a sud ovest, lungo Defensa e Avenida Caseros, con Constitución.
San Telmo è il quartiere di Buenos Aires che meglio ha conservato l'antico aspetto coloniale.
Origini di San Telmo.
L'origine di San Telmo risale al XVII secolo, quando fu popolato da portuali e marinai che, nel 1734, eressero la chiesa di San Pedro Telmo, che diede poi il nome a tutto il quartiere.
Successivamente fu abitato dalle famiglie più benestanti della città fino al 1871, quando una grave epidemia di febbre gialla funestò Buenos Aires.
Cercando un riparo dall'epidemia e un ambiente meno malsano i borghesi abbandonarono in massa San Telmo e s'insediarono nelle aree sopraelevate di Retiro e Recoleta.
Le grandi dimore patrizie, rimaste vuote, vennero così affittate ai numerosi migranti che sul finire del XIX secolo iniziavano ad arrivare in massa a Buenos Aires. Così da quartiere della buona borghesia, San Telmo si ritrovò ad essere una delle zone più sovraffollate, povere e sporche della città.
La Feria di San Telmo è uno dei principali eventi culturali della capitale argentina.
La Feria di San Telmo.
La decadenza di San Telmo non si arrestò nemmeno nel XX secolo, tanto che nel 1957 l'architetto Antonio Bonet avanzò la proposta demolire i vecchi caseggiati coloniali e di costruire al loro posto una serie di blocchi residenziali.
Nel 1970 si ebbe un primo segnale di ripresa, quando il direttore del Museo della Città, ebbe l'idea di rivitalizzare San Telmo con un mercatino dell'antiquariato che già l'anno seguente si sarebbe affermato come uno dei principali eventi culturali della capitale argentina: la Feria di San Telmo.
San Telmo è il quartiere storico di Buenos Aires, famoso per il mercato domenicale dove si trova di tutto, dai souvenir ad oggetti di artigianato, molto carini ed originali.
Nel 1978, durante l'epoca della dittatura militare argentina, l'intendente Osvaldo Cacciatore diede il via ad una serie di sventramenti del quartiere per poter allargare le avenida Independencia, San Juan e Juan de Garay e per la costruzione dell'autostrada sopraelevata 25 de Mayo.
Piazza Doreego è il centro del barrio di San Telmo ed è una delle piazze più turistiche della città.
Monumenti e luoghi d'interesse.
San Telmo ospita alcune delle principali attrazioni turistiche di Buenos Aires che lo rendono uno dei quartieri più popolari e amati dai turisti.
San Telmo è il quartiere di Buenos Aires che meglio ha conservato l'antico aspetto coloniale.Twitta
I principali luoghi d'interesse sono la chiesa di San Pedro Telmo che dà il nome al quartiere, la caratteristica plaza Dorrego, la chiesa ortodossa della Santissima Trinità, il mercato di San Telmo, il Museo storico nazionale dell'Argentina ed il Museo d'arte moderna di Buenos Aires.
Monumento a Mafalda, la bimba ribelle e cocciuta ideata da Quino e conosciuta in tutto il mondo.
Sport.
Il principale sodalizio sportivo del barrio è il Club Atlético San Telmo, che disputa le sue partite interne presso lo stadio Osvaldo Baletto, situato nel quartiere di Isla Maciel, nel partido di Avellaneda, provincia di Buenos Aires.
Il Club Atlético San Telmo, meglio noto come San Telmo, milita nella Primera B Metropolitana e gioca le partite casalinghe allo stadio Osvaldo Baletto.
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Alle pareti non ha affreschi o mosaici, ma motivi decorativi creati dall'azione erosiva dell'acqua.
Eppure la grotta che vedete è stata soprannominata, per la perfezione delle sue lineee e colori, "Marble Cathedral", cattedrale di marmo.
Questa serie di caverne scolpite nella roccia, secondo molti tra le più suggestive al mondo, si specchia sulle acque del Lago Carrera, in Patagonia.
L'acqua deve il suo colore azzurro "piscina" al riflesso del cielo cileno e forse anche a un particolare fango che ha origine dai ghiacciai che alimentano il bacino lacustre.
Gli immissari del lago sono a rischio a causa dell'impatto che potrebbero subire da un sistema di dighe, il cui progetto è attualmente al vaglio del governo cileno.
Nell'estremo sud del mondo, in Patagonia, c'è uno dei sistemi di grotte più affascinanti al mondo.
Caverne Azzurre, cattedrali di marmo in Patagonia.
Nell'estremo sud del mondo, in Patagonia, c'è uno dei sistemi di grotte più affascinanti al mondo.
Formatesi oltre 6.000 anni fa dalla lenta erosione delle onde del lago sulle pareti di marmo, le caverne riflettono il colore azzurro intenso dell'acqua e cambiano colore a seconda dei livelli dell'acqua e delle stagioni.
Il Lago Carreras.
Il lago Buenos Aires/General Carrera si trova in Patagonia ed è suddiviso tra Cile ed Argentina. In Argentina è noto con il nome di lago Buenos Aires, mentre in Cile si chiama lago General Carrera; entrambi i nomi sono riconosciuti a livello internazionale.
Alle pareti non ha affreschi o mosaici, ma motivi decorativi creati dall'azione erosiva dell'acqua.
Il lago ha una superficie di 1.850 km², dei quali 970 km² stanno dalla parte cilena (regione di Aysen) mentre i restanti 880 km² si trovano nella provincia di Santa Cruz, che ne fanno il lago più grande del Cile e dell'Argentina. È il secondo lago più grande dell'America meridionale, dopo il lago Titicaca.
Le grotte più belle del mondo?
Forse. Ma se è vero che chiunque le collocherebbe in zona podio, per Linde Waiderhofer non potrebbero che essere sul gradino più alto. Lei, 67enne del Colorado, ambientalista nonché grande fotografa di paesaggio, ne è convinta dal 2003, anno della sua prima visita: il momento in cui letteralmente fell in love con la Cattedrali di Marmo del Lago General Carrera, Patagonia, Cile.
Prendete un ambiente di per sé unico, un dedalo di caverne di marmo parzialmente riempite d'acqua.
Aggiungete un lago azzurro come solo l'incredibile blu cobalto del cielo della Patagonia oltre il 45mo grado Sud sa rendere.
Otterrete uno scenario irreale, dove il "cielo" di marmo e il "livello terra" costituito dalla parte coperta del lago si intrecciano e si fondono in una tavolozza di nuance azzurro-verdi che non ha eguali.
Il capolavoro si trova non lontano da Coyhaique (aeroporto Coyhaique-Balmaceda, voli interni Lan Chile da Santiago, via Puerto Montt), a circa 2mila chilometri a meridione di Santiago, in una felicissima quanto poco accessibile area, crocevia naturale tra la regione dei grandi laghi, quella dei fiordi e le estreme Ande Patagoniche del Cerro Fitz Roy e delle Torres del Paine.
Le grotte sono "magiche", come racconta la stessa Linde nel suo libro "Blue Light".
La vicinanza è relativa: gli ultimi 200 chilometri da Coyhaique al sito sono di duro sterrato, una di quelle strade, tipiche dell'estremo Sud del mondo abitato, che sembrano fatte apposta per trasformare ogni piccolo spostamento in una grande conquista.
Ma, a quanto pare, ne vale la pena: le grotte sono "magiche", come racconta la stessa Linde nel suo libro "Blue Light". E le sue immagini (Linde Waidehofer/Barcroft Media/Getty Images) sono di quelle capaci di indurre ogni amante del viaggio e della fotografia di paesaggio a sognare di potersi teletrasportare lì all'istante.
Le caverne azzure un magico viaggio attraverso la foresta andina patagonica.Twitta
Per scrutare, attraverso la sua SLR, quelle sfumature di verde, azzurro e grigio, per giocare a sua volta con i riflessi, per tentare di catturare forme e curvature con il 24 mm (fotocamere full frame, 16 per le Aps), o magari osare con il 18 o il 16, per trasformare i sinuosi disegni della roccia in pattern con un tele. Nel tentativo di cogliere l'essenza davvero speciale di un paradiso della natura
Galleria d'Immagini.
Prendete un ambiente di per sé unico, un dedalo di caverne di marmo parzialmente riempite d'acqua.
Il dulce de leche o dolce al latte è un dolce al cucchiaio tipico dell’Argentina e di tutto il Sud America in generale.
Il procedimento per farlo in casa è semplicissimo anche se richiede almeno un’ora di cottura sul fornello.
La presenza del bicarbonato è fondamentale per aumentare la formazione della schiuma (per questo occorre un pentolino grande) che consente al composto di assumere un aspetto e una consistenza più omogenea.
Il dulce de leche è utilizzato in particolare per guarnire il gelato (fiordilatte e al cioccolato), biscotti e i muffin al cioccolato o per farcire i churros rellenos, ovvero i churros ripieni, una versione ancora più abbondante e golosa, molto diffusa in alcune città spagnole.
Il dulce de leche o dolce al latte è un dolce al cucchiaio tipico dell’Argentina,
Il menu argentino di Pasqua.
Il dulce de leche è ottimo anche da spalmare sul pane fresco o tostato.
Ingredientes.
per 4 persone
Latte intero 1 l
Zucchero 280 g
Bicarbonato 1 cucchiaino
Versate il latte in una pentola grande e con i bordi alti e portate a bollore.
Unite anche lo zucchero e il bicarbonato, abbassate la fiamma e mescolate bene con una frusta.
Fate attenzione perché aggiungendo il bicarbonato si forma abbondante schiuma.
Mescolate continuamente per 45 minuti e fate particolare attenzione al composto quando inizia a diventare bruno.
Il dulce de leche è pronto quando si creano delle strisce sul fondo della pentola.
Togliete dal fuoco e mescolate ancora per 5 minuti.
Curiosità.
Ci sono diverse versioni storiche sulla nascita del dulce de leche. La più famosa riguarda il caudillo argentino Juan Manuel de Rosas del XIX secolo.
La storia narra che in un pomeriggio d'inverno, a casa di de Rosas, la domestica stesse preparando della lechada (una bevanda a base di latte e zucchero fatta bollire fino a caramellarsi) quando sentì bussare alla porta.
Il menu argentino di Pasqua: Dulce de Leche ottimo anche da spalmare sul pane fresco o tostato.Twitta
Lasciò la lechada sul fornello e andò ad aprire; quando tornò in cucina, la lechada si era cotta fino a trasformarsi in una crema marrone: il dulce de leche.
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Il latte condensato è un ingrediente molto utilizzato nei paesi del Sud America (in particolare Brasile e Argentina in particolare), come preparazione per confezionare torte, dolci al cucchiaio e creme.
Si tratta di latte che può essere conservato molto a lungo, perché durante il processo di lavorazione è sottratta tutta l’umidità.
Questo ingrediente è perfetto per cucinare un ciambellone oppure i brigadeiro, ovvero i tartufi al cioccolato brasiliani.
Latte condensato fatto in casa perfetto per cucinare un ciambellone.
Latte condensato fatto in casa.
In questa ricetta è proposto un metodo molto veloce per il latte condensato fatto in casa: la presenza dello zucchero a velo consente infatti al latte di addensare in dieci minuti, anziché un’ora.
Ingredienti.
per 4 persone
Latte 250 ml
Zucchero a velo 200 g
Burro 25 g
Il menu argentino di Pasqua: Latte condensato fatto in casa perfetto per cucinare un ciambellone.Twitta
Versate il latte, lo zucchero a velo e il burro in un pentolino dal fondo spesso e i bordi alti.
Portate a bollore mescolando continuamente il composto.
Cottura.
10’-15’
Fate cuocere a fuoco basso per 10-15 minuti continuando a mescolare con un cucchiaio di legno.
Fate raffreddare il latte che in questo modo si addensa.
Versate in un vasetto quando e freddo e conservate in frigorifero.
Curiosità.
Come avviene anche in Italia per le ricette tradizionali, ogni zona ha la propria variante e non è raro trovare ricette in cui è prevista l’aggiunta all’impasto di formaggio spalmabile o di uova.
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I churros sono dei dolcetti fritti che appartengono alla pasticceria spagnola tradizionale.
Molto diffusi in tutto il continente americano, questi dolci sono accompagnati in vario modo: in Messico e Brasile, una volta cotti, sono spolverizzati con un mix di zucchero e cannella in polvere mentre in Argentina e Cile si possono mangiare con il dulce de leche (dolce di latte).
In ogni caso, l’impasto resta sempre quello semplice e tradizionale a base di farina, acqua, zucchero e sale.
Churros, un classico di antica data sono sempre accompagnati con bevande calde, cioccolata o caffè.
Churros, un classico di antica data.
I churros possono essere serviti a colazione o merenda e sono sempre accompagnati con bevande calde, cioccolata o caffè.
per 4 persone
Farina 00 350 g
Acqua 1/2 l
Sale 1 cucchiaino
Zucchero 35 g
Cannella in polvere 1/2 cucchiaino
Olio di semi Quanto basta
Mettete in una pentola l'acqua, il sale e 1 cucchiaino di zucchero.
Portate a ebollizione e togliete dal fuoco.
Versate la farina a pioggia e mescolate velocemente con un cucchiaio di legno, l'impasto diventerà molto denso e un po' duro da lavorare, ma continuate a mescolare per 2-3 minuti.
Coprite con un canovaccio e lasciate intiepidire.
Riprendete l'impasto e riempite un sac à poche con punta a forma di stella.
Ricoprite il piano di lavoro con la carta da forno e confezionate i churros di 15 cm di lunghezza.
Punzecchiateli con una forchetta per evitare che l'impasto si gonfi e si rompa durante la frittura.
Cottura.
10’
Versate abbondante l'olio di semi in una padella con i bordi alti e portatelo a temperatura.
Friggete i churros pochi alla volta e, una volta pronti, lasciateli scolare sulla carta paglia.
Fate attenzione perché il tempo di cottura varia in base allo spessore dei churros che devono essere molto croccanti fuori e morbidi all'interno.
Mescolate il restante zucchero semolato e la cannella in polvere.
Spolverizzate i churros con questa miscela e servite subito.
Accompagnate con una tazza di coccolato caldo.
Il menu argentino di Pasqua: Churros, un classico di antica data sono sempre accompagnati con bevande calde.Twitta
Curiosità.
Come avviene anche in Italia per le ricette tradizionali, ogni zona ha la propria variante e non è raro trovare ricette in cui è prevista l’aggiunta all’impasto di formaggio spalmabile o di uova.
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